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Sezione Agronomia

Responsabile :
Prof. Di Prima Giuseppe
             
 

 

 

Contatti:
 

Le tematiche di ricerca possono essere ricondotte a quattro linee principali:

Sistemi colturali in ambiente semiarito ed itinerari tecnici eco-compatibili.
a) Valutazione su scala sperimentale ed “on farming” di tecniche agronomiche finalizzate alla conservazione della fertilità chimica, fisica e microbiologica del suolo quali la lavorazioni del suolo, l’utilizzo di “cover crops”, la concimazione azotata con prodotti a “lento rilascio” ed organici.
b) Studio di modelli colturali (avvicendamenti, consociazioni) a basso impatto ambientale in ambiente mediterraneo finalizzati anche alla valorizzazione di specie e varietà.
Sono in via di conclusione, inoltre, studi sulle potenzialità di utilizzazione di alcune specie brassicaceae in avvicendamenti con limitazioni di tipo biotico (specie fungine e di nematodi). Le stesse specie sono state oggetto di studio per le loro caratteristiche di catch crop nei riguardi di cationi ed anioni; ne è stata valutata quindi la potenzialità d’utilizzo come colture strategiche in situazioni di suoli ad elevata acidità o per limitarne i danni da inquinamento agricolo.
Attualmente sono in fase di studio le consociazioni tra specie graminacee e specie leguminose per valutare l’efficienza produttiva del sistema consociato, rispetto a quello delle colture pure, e gli effetti sulle colture in successione in regime di coltivazione biologico. L’approfondimento delle tematiche della sostenibilità del sistema di produzione agricola in ambiente mediterraneo ha riguardato anche gli aspetti legati alla salvaguardia della biodiversità dell’agroecosistema e della risorsa suolo nelle aree protette.
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Produttività e livello qualitativo delle produzioni di specie erbacee.
In questa linea di ricerca vengono sviluppate alcune tematiche riguardanti l’ecofisiologia di specie leguminose, la resistenza a stress abiotici e la relativa potenzialità adattativa all’ambiente mediterraneo in materiale genetico italiano e straniero.
L’interesse scientifico riguarda anche la valutazione quanti-qualitativa delle produzioni di specie cereali (frumento duro, orzo), l’analisi della stabilità produttiva, la risposta varietale alla concimazione azotata. Le ricerche sui cereali, condotte da quasi un decennio, costituiscono una fonte aggiornata di informazioni per gli operatori del comparto cerealicolo riguardanti la qualificazione della materia prima (frumento duro e orzo) prodotta nell’Italia meridionale nelle filiere del pane, della pasta e della birra (malto). Attualmente lo studio della produttività di cereali e leguminose ha come obiettivo principale la valutazione della risposta bio-agronomica e qualitativa di materiale genetico (varietà e genotipi) a tecniche di coltivazione a bassi input, con specifico riferimento alla nutrizione minerale.
Parallelamente, all’interesse per le colture alimentari, alcuni studi vengono condotti su alcune specie no- food di cui ne viene valutata l’adattabilità all’ambiente mediterraneo e la risposta ad alcune tecniche di coltivazione (semina, concimazione azotata, irrigazione). Alcune specie oleifere (colza e girasole) sono state oggetto di ricerche con l’obiettivo di fornire utili informazioni per la valorizzazione della materia prima delle filiere agro-industriali.
Sempre tra le colture no-food, un’altro tema di ricerca ha riguardato l’analisi della produttività in coltura di alcune specie officinali. L’attività sulle piante officinali ha avuto inizio intorno alla metà degli anni ’90 con lo scopo di valutare l’adattabilità e la produttività di queste specie, considerato il ruolo strategico che assumono soprattutto dal punto di vista agroecologico in sistemi colturali a basso impatto ambientale. Attualmente, su specie officinali “no food” coltivate e spontanee vengono approfonditi soprattutto gli aspetti legati alla produttività ed alla stabilità delle rese in funzione anche del tipo di utilizzazione (seme, biomassa).
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Effetti della competizione tra specie erbacee in coltura
Viene studiata l’abilità competitiva, la complementarietà nell’uso delle risorse (luce, acqua, azoto) tra specie graminacee e leguminose in consociazione con l’obiettivo di valutare l’efficienza produttiva e la stabilità delle rese del sistema “consociazione” in confronto al sistema delle rispettive colture pure.
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Gestione agronomica dei reflui dell’industria agroalimentare
Sono stati oggetto di studio gli effetti dello sversamento delle acque di vegetazione da frantoio e delle acque di lavaggio dell’industria di trasformazione agrumaria sullo sviluppo e sulla produttività di alcune colture erbacee in avvicendamento e sul suolo.
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Componenti:
Di Prima Giuseppe
Monti Michele
Bacchi Daniela
D'Alessandro Francesco
Santonoceto Carmelo
Anastasi Umberto
Preiti Giovanni
Pristeri Aurelio
Pellicanò Antonio
Romeo Maurizio
Mallamaci Carmelo
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         

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