L’attività di ricerca del dott. Anastasi è rivolta principalmente allo studio delle relazioni tra fattori agro-ecologici e caratteristiche quanti-qualitative della produzione di colture erbacee d’interesse attuale o potenziale per i sistemi colturali degli ambienti mediterranei.
In specie industriali (colza ed altre Brassicaceae, girasole, lino e cotone) è stato valutato il comportamento biologico, ecofisiologico ed il determinismo produttivo, al fine di individuare combinazioni sostenibili tra genotipi, condizioni ambientali ed interventi agronomici (epoca e densità di semina, concimazione, irrigazione) idonei a garantire produzioni programmate nella quantità, nella qualità e nel tempo, così come sono state studiate le relazioni tra i principali elementi climatici (radiazione solare e fotoperiodo, temperatura, piovosità), le fasi fenologiche e le caratteristiche produttive delle piante, che rappresentano la base per la definizione di modelli semplici utilizzabili per la verifica dell’adattabilità e produttività di queste specie negli ambienti semiaridi mediterranei.
In leguminose da granella (fava, lenticchia e cicerchia) è stata studiata la possibilità di incrementare la produttività, notoriamente contenuta, attraverso strategie ecofisiologiche (precocità, tolleranza e resistenza di genotipi) ed agronomiche (epoca di semina, vernalizzazione) di adattamento a condizioni ambientali limitanti (siccità ed elevate temperature, salinità), ricorrenti nel meridione italiano.
Recentemente, il dott. Anastasi si è anche interessato dell’opportunità di valorizzare reflui dell’industria olearia ed agrumaria per ottimizzare la fertilizzazione di colture tipiche degli avvicendamenti del sud d’Italia (cereali, leguminose da granella e foraggere).